Migranti, premier Meloni: “Nasce processo di Roma pluriennale”

Si è conclusa ieri, 23 Luglio 2023 a Roma, la prima Conferenza Internazionale su Sviluppo e Migrazioni. Nella Capitale, la premier italiana, giorgia Meloni, ha accolto i rappresentanti di oltre 20 Stati e diverse organizzazioni internazionali. La Conferenza si è chiusa con un patto firmato tra i leader dei Paesi del Mediterraneo e del Golfo con l’Italia e i vertici dell’Ue. «Serve un impegno comune e più collaborazione. L’immigrazione illegale di massa danneggia tutti, le organizzazioni criminali usano la forza sulla pelle dei più fragili», ha detto la premier Meloni. La premier, assieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha accolto i leader di molti Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, nonché gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa.

Il punto «più importante è la collaborazione ad ampio raggio per sostenere lo sviluppo in Africa e in generale nei paesi di provenienza dei migranti, affrontando alla radice le cause profonde che stanno alla base delle grandi migrazioni» ha dichiarato ancora Meloni. Per questo «io credo che il primo obiettivo di questa conferenza debba essere quello di lanciare iniziative e progetti di sviluppo per la regione del Mediterraneo allargato attraverso la pianificazione e la realizzazione congiunta di iniziative e progetti, che dovrebbero concentrarsi prevalentemente su sei settori principali: agricoltura, energia, infrastrutture, educazione, sanità e acqua». E ancora «Italia ed Europa hanno bisogno di immigrazione ma non possiamo dare il segnale che verrà premiato chi entra illegalmente – ha continuato la premier italiana -. Se da una parte siamo aperti a far entrare persone ma poi non ci occupiamo del destino che avranno nelle nostre nazioni non è solidarietà».

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo ieri alla Conferenza internazionale ha invece rincarato la dose: «Dobbiamo reprimere i trafficanti, distruggere il loro cinico modello di business. L’apertura di nuovi percorsi legali tra i nostri continenti può creare un’alternativa sicura ai pericolosi viaggi in mare. In Ue stiamo – ha precisato – stiamo lavorando per promuovere il reinsediamento e l’ammissione umanitaria». In basso, il link video alla conferenza.

foto archivio Farnesina