La solidarietà non è un reato!

Se si può essere denunciati aiutando una donna che sta per partorire nella neve, o se si commette reato salvando un uomo che sta affogando, “c’è qualcosa che non va…”

Amnesty International stavolta è scesa in piazza a Napoli con un flash mob per dire no alla criminalizzazione della solidarietà e delle Ong che difendono le vite dei migranti.

“Da almeno due anni – spiega il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury – viviamo un clima di ostilità e di demonizzazione verso chi pratica belle parole e bei gesti come assistenza, solidarietà e aiuto in Italia, nei luoghi di frontiera ed in mezzo al mare. Un clima di ostilità che colpisce singole persone, associazioni e Organizzazioni non governative, fatto di imposizioni e a volte di indagini penali, come se assistere i migranti e i più vulnerabili fosse qualcosa che va contro l’interesse nazionale”.

Noi di Arci Mediterraneo riteniamo che in ballo ci sia il diritto di esercitare la volontà innata e, per fortuna non ancora sopita nell’uomo, di aiutare altri esseri umani. Volontà e diritti che saranno sempre più forti di ogni critica o strumentalizzazione.

Per questo, ci uniamo agli slogan esposti in Piazza Municipio dai 300 attivisti di Amnesty: “Negare l’asilo a chi ne ha diritto è un reato!” “La Tortura è un reato!” “Salvare vite in mare non è un reato!” “Portare Cibo a chi ha fame non è un reato!”….

Non possiamo, poi, non sottolineare che, proprio a poche ore dalla manifestazione di Amnesty International, tra sabato 21 e domenica 22 aprile, sono state salvate 1400 persone in mare grazie alla presenza di navi Eunavformed e di diverse Ong quali Aquarius Sos Mediterranè, Proactiva Open Arms, Seawatch…

Cosa sarebbe successo se queste navi con i loro operatori e volontari non ci fossero state?… “Aiutare le persone non è un reato!” “Salvare vite no è un reato!” “La solidarietà non è un reato!”