I nostri progetti: “Viaggio” nel CAD di San Giorgio a Cremano

Venti persone LGBTQI+ assistite in un solo anno: 16 transgender e non binarie, per 5 di queste è stato attivato l’intervento di supporto psicologico e di orientamento al lavoro. A 1 ragazzo trans* è stato invece fornito supporto peer per l’attivazione della carriera alias nella scuola frequentata, che glielo aveva negato, di fatto ponendo in essere una condotta discriminatoria. E, ancora, al CAD si sono rivolti 7 genitori di ragazzi transgender ai quali sono stati forniti ascolto e informazioni in merito al percorso medico e legale di affermazione di genere. A tutti è stata offerta la partecipazione al Gruppo Genitori.

Sono soltanto alcuni numeri della straordinaria esperienza inaugurata l’8 Aprile 2022 presso il CAD di San Giorgio a Cremano, dove l’intensa sinergia tra l’amministrazione comunale e le due associazioni attuatrici del progetto – Arci Mediterraneo Impresa Sociale SRL e Pride Vesuvio Rainbow – ha permesso anche la distribuzione gratis di 20 test HIV. Negli spazi della settecentesca Villa Bruno è così nato il primo centro antiviolenza Lgbt del Vesuviano. Una vera e propria eccellenza: un “Pride center” realizzato con il finanziamento di quasi 100mila euro – concesso dall’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della presidenza del consiglio dei ministri – che nel 2023 ha dato supporto e protezione alle vittime di violenza e discriminazione con l’obiettivo di diffondere la cultura Lgbt + attraverso azioni volte allo sradicamento di comportamenti violenti e di pregiudizi omofobici.

Ne abbiamo discusso con l’avvocata del Centro, Raffaella Spinelli. “Giorgio Zinno (sindaco di San Giorgio, primo sindaco gay ad essersi unito civilmente, ndr) si è dimostrato un amministratore illuminato, capace di dare corpo ad una istanza che veniva dal territorio, dalla cittadinanza, da quella parte sempre poco tutelata e ascoltata, spesso nascosta, che è quella LGBT” ha detto l’avvocata. In merito ai “casi” affrontati quest’anno, Spinelli ha aggiunto: “Tra le persone che si sono rivolte al CAD di San Giorgio, abbiamo rilevato che è stata prestata consulenza anche a tanti familiari di persone LGBT, in particolare genitori di ragazzi e ragazze che hanno trovato risposte ai loro interrogativi e, in molti casi, comprensione rispetto alle preoccupazioni, legittime, sul futuro e la felicità dei propri figli. Quello che accomuna molti genitori che ricevono il coming out dei figl* è infatti un turbamento determinato da condizionamenti esterni”. Alcuni genitori – a giudizio dell’avvocata – non sono infatti “particolarmente ‘sconvolti’ dalle confessioni dei figli quanto preoccupati che possano essere vittima di bullismo scolastico o discriminazione se non , addirittura, episodi di violenza”.

“Quando ricevo una madre o un padre – ha proseguito- spesso, più che di consulenza legale, sono alla ricerca di rassicurazioni e di un ‘abbraccio’. Ed è questo quello che i CAD dovrebbero rappresentare, l’abbraccio della comunità alle tante persone che ogni giorno fanno i conti con la paura (o il coraggio) di essere se stess“. Ora si attende il rinnovo della convenzione per poter continuare ad offrire gratuitamente il pacchetto di servizi del CAD almeno per il prossimo anno. Lo sportello legale e psicologico istituito a San Giorgio è nato dall’esperienza e dal lavoro di anni sperimentato da Pride Vesuvio Rainbow sul territorio di Torre Annunziata e del Vesuviano tutto. Da qui sono nati lo sportello dedicato alle persone trans e non binarie “liberaT” e lo sportello per le persone migranti e rifugiate denominato “migraPride”.