Sergio Mattarella: i migranti sono i nuovi schiavi. Persone disperate e sfruttate. La comunita’ internazionale non puo’ guardare altrove

Sono circa 40 milioni le persone vittime delle nuove schiavitù, di questi, 10 milioni sono bambini costretti in stato di sfruttamento per lavoro e prostituzione. Milioni le persone che fuggono da guerre e persecuzioni che si ritrovano a diventare schiavi e oggetto di scambio. Il 30 luglio si celebra la giornata mondiale contro la tratta di esseri umani: una giornata importante per ricordare le quotidiane vittime di vecchie e nuove forme di schiavitù e sfruttamento. Come ha sottolineato anche il presidente Sergio Mattarella in occasione del suo intervento per questa giornata “Nessun uomo può diventare schiavo – ha detto il Capo dello Stato – Ogni giorno migliaia di persone pongono a rischio la propria vita e quella dei propri cari per mare e per terra, in condizioni disperate; una tragedia figlia delle guerre, della povertà, dell’instabilità dello sviluppo precario, alimentata e sfruttata da ignobili trafficanti di esseri umani, che li avviano a un futuro di sopraffazioni: sfruttamento lavorativo, adozioni illegali, prelievo di organi, reclutamento da parte della criminalità organizzata, sfruttamento sessuale… Ci sono numeri impressionanti che hanno spinto le Nazioni Unite ad adottare l’obiettivo di eliminare il traffico di esseri umani entro il 2030… Si tratta di degenerazioni della nostra società, piaghe da eradicare con fermezza che interrogano le nostre coscienze e ci chiamano a una reazione morale, a una risposta adeguata con un maggiore impegno culturale e civile… Nessun Paese è immune da questa sistematica violazione della dignità umana che interpella la responsabilità della comunità internazionale nella sua interezza”.