Giovani dal mare per ricordare il giudice Falcone

I mille ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia, che da alcuni anni in occasione del 23 maggio si recano in nave a Palermo per omaggiare Giovanni Falcone, Franceca Morvillo e gli agenti della sua scorta, sono uno dei simboli più forti per a lotta alla criminalità.

Anche in quest’ occasione, con la nave della legalità, il mare sembra fatto per unire persone accomunate da valori e da un senso di giustizia che Falcone, Borsellino e tanti uomini impegnati contro i clan, hanno rappresentato e continuano a rappresentare. Siamo sicuri che oggi combattere la mafia voglia dire anche favorire l’integrazione di chi cerca un nuovo futuro. “Non è reato l’immigrazione perché non è reato la speranza.- come ha più volte sottolineato il presidente di Libera don Luigi Giotti – La speranza è un diritto, ma è anche l’orizzonte di una politica seriamente impegnata nella promozione del bene comune. Oggi ci troviamo invece a fare i conti con un sistema che garantisce il privilegio di pochi e toglie la speranza a tutti gli altri”.

Una “Speranza” che noi vediamo in questi ragazzi che arrivano a Palermo e in tutti i giovani che sentono parlare di Falcone, Borsellino, Impastato…perché educare ed educarci ai loro valori è l’unica strada percorribile